Ci sono anche manifestazioni gassose effusive nel cratere della Solfatara, che è conosciuta come la casa mitologica del dio romano del fuoco, Vulcano. L'area mostra anche fenomeni bradisismici, che sono più evidenti al tempio di Serapide di Pozzuoli. La caldera, che è oggi essenzialmente a livello del terreno, è accessibile a piedi. Essa contiene un gran numero di fumarole, da cui può essere visto il vapore di emissione, e oltre 150 pozze di fango bollente. Coni secondari e crateri di tufo si trovano all'interno della caldera. Uno di questi crateri è riempito dal Lago d'Averno. Nel 1538 un’eruzione di otto giorni nella zona, ha depositato materiale sufficiente per creare una nuova collina, il Monte Nuovo. Esso è aumentato di circa 2 metri dal livello del suolo dal 1970. Si tratta di un vulcano in grado di produrre eruzioni grandi come quella del Tambora nel 1815. Allo stato attuale, la zona dei Campi Flegrei comprende i quartieri di Napoli di Agnano e Fuorigrotta, la zona di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto , le Isole Flegree (Ischia, Procida e Vivara).
Tre fasi geologiche o periodi sono riconosciuti e distinti:
- Il Primo Periodo Flegreo: risale a 42.000–35.000 anni fa
- Il Secondo Periodo Flegreo: databile fra i 35.000–10.500 anni fa
- Il Terzo Periodo Flegreo: datato dagli 8.000 ai 500 anni fa