Nel 1997 il grande monumento vanvitelliano è stato designato dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità, descritto nella sua nomina come "il canto del cigno della spettacolare arte del barocco, della quale ha adottato tutte le caratteristiche necessarie per creare le illusioni di spazio multidirezionale". La costruzione del palazzo fu iniziata nel 1752 da Carlo di Napoli, che lavorò a stretto contatto con il suo architetto Luigi Vanvitelli. Quando il re vide il grandioso modello in scala del Vanvitelli per il palazzo di
Caserta. Caserta, si riempì tanto di emozione "…adatta a strappare il cuore dal petto". Alla fine, Carlo non dormì mai, neanche una notte presso la Reggia, poiché egli abdicò nel 1759 per diventare Re di Spagna, e il progetto venne portato a termine dal suo terzo figlio e successore, Ferdinando IV di Borbone. Il modello politico e sociale per il palazzo pensato dal Vanvitelli fu Versailles. L’obbiettivo primario del re era di avere una magnifica corte reale e nuovo centro amministrativo per il Regno in un luogo protetto dagli attacchi provenienti dal mare. Vanvitelli morì nel 1773: la costruzione del Palazzo fu continuata dal figlio Carlo e terminata nel 1780. Il palazzo ha circa 1.200 camere, di cui due dozzine di appartamenti di stato, una grande biblioteca e un teatro sul modello del Teatro San Carlo di Napoli. La popolazione di Caserta Vecchia venne spostata più vicino di 10 chilometri per fornire maggior forza lavoro all’enorme cantiere edile. Una strada monumentale di 20 km tra il Palazzo e Napoli venne progettata ma mai realizzata . Nell'aprile del 1945 nel palazzo fu sottoscritta la resa incondizionata delle forze tedesche in Italia. L'accordo riguardava tra i 600.000 e 900.000 soldati lungo tutto il fronte italiano comprese le truppe nelle zone d'Austria. Il giardino, un tipico esempio di barocco, si estende per 120 ettari, in parte su terreno collinare. Si ispira al parco di Versailles, ma è comunemente considerato superiore in bellezza. Il parco inizia dalla facciata posteriore del palazzo, ai lati di un lungo viale con fontane artificiali e cascate. Vi è un giardino all'inglese nella parte superiore progettato nel 1780 da Carlo Vanvitelli e dal designer Inglese John Graefer, raccomandato a Sir William Hamilton da Sir Joseph Banks. Le fontane e le cascate, ognuna riempie una vasca ("bacino"), con architettura e idraulica ideate da Luigi Vanvitelli, rivaleggiavano con quelli a Peterhof fuori San Pietroburgo.