L’eruzione seppellì Pompei sotto circa 4-6 metri di cenere e pomici, ed è rimasta sepolta per quasi 1.600 anni prima della sua riscoperta accidentale nel 1592. Da allora, il suo scavo ha fornito un quadro dettagliato e straordinario della vita di una città al culmine dell’Impero Romano. Oggi questo patrimonio dell’umanità dell’UNESCO è una delle attrazioni turistiche più popolari d’Italia, con circa 2.500.000 visitatori ogni anno. Pompei è stata una popolare destinazione turistica per 250 anni ed era parte del Grand Tour. Nel 2008, ha attirato quasi 2,6 milioni di visitatori in un anno, rendendolo uno dei luoghi turistici più conosciuti in Italia.
La città fu fondata intorno al secolo settimo a.C. dagli Osci o Oschi, un popolo del centro Italia, su quello che era un importante crocevia tra Cuma, Nola e Stabia. Era già stato utilizzato come un porto sicuro dai marinai greci e fenici. Secondo Strabone, Pompei è stata catturata dagli Etruschi, ed difatti recenti scavi hanno evidenziato la presenza di iscrizioni etrusche.
Pompei fu conquistata per la prima volta dalla colonia greca di Cuma, alleata con Siracusa, tra 525 e 474 a.C. La data dell'eruzione del 79 d.C. è nota attraverso due lettere di Plinio il giovane in cui si legge
nonum kal. septembres, cioè "24 agosto". Questa data era contenuta nella variante universalmente ritenuta più attendibile del manoscritto ed è stata accettata come sicura fino ad oggi, anche se alcuni dati archeologici emersi mal si accordavano con una data estiva. Dati archeo-botanici e archeologici che sono stati analizzati negli ultimi anni hanno permesso di accertare che la data del 24 agosto è sicuramente errata perché l'antica eruzione si deve collocare almeno dopo l'8 settembre e considerando anche altri dati archeologici (come l'accertata conclusione della vendemmia), è plausibile ipotizzare una data ancora successiva e pienamente autunnale: sono state ritrovate alcune botti in cui c'era ancora il vino rimasto a fermentare.